La Mistica del Cuore di Gesù in San Bernardo da Chiaravalle
TELEBENE, la Televisione Spirituale Cristiana, prosegue il suo percorso di ricerca della Mistica di Gesù. Dopo aver considerato, per sommi capi, la mistica della croce, inizia un nuovo capitolo dedicato alla Mistica del Cuore di Gesù.
Radicata nella devozione a Cristo crocifisso come simbolo dell’amore di Dio per l’umanità, e per questo profondamente connessa con quelle della passione e sponsale, la mistica del Cuore di Gesù risale al medioevo, e particolarmente a San Bernardo da Chiaravalle, il vero Padre e Maestro della mistica medioevale. Con Lui la mistica è meno speculativa e più pratica e viva, fondata sulla volontà e sul sentimento . Tutto questo permette al grande mistico Cistercense di orientare la sua contemplazione sul mistero della morte e risurrezione di Cristo, che conduce Bernardo alla contemplazione dell’Amore rivelato nel dolore, se è vero che la più bella prova dell’amore divino è proprio Nostro Signore Gesù Cristo, incarnatosi e morto per noi. Dunque, in quanto vero uomo e vero Dio, Gesù sta al centro dell’elaborazione teologica, della ricerca spirituale, e delle tre mistiche di San Bernardo: quella della croce, di cui si è già parlato in precedenza, quella del Cuore di Gesù, considerata nell’appuntamento odierno, e quella sponsale, di cui si avrà modo di parlare in seguito. Molto caro a Bernardo e alla mistica cistercense è l’amore verso la santa umanità di Cristo, nella quale si trova il punto di congiunzione tra la miseria umana e la misericordia di Dio.
Quando Bernardo “vuole parlarci del cuore umano e del Cuore di Gesù si richiama alla Sacra Scrittura e, in modo particolare, si basa sul testo del primo comandamento enunciato nel Deuteronomio e confermato da Gesù: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze» . Questa formula contiene per Bernardo tutto un programma di crescita spirituale. “O cristiano – dice Bernardo nel sermone XX -, impara da Cristo come devi amare Cristo. Impara ad amare con tenerezza, ad amare con prudenza, ad amare con fortezza: con tenerezza, affinché le attrazioni, con prudenza, affinché le seduzioni, con fortezza, affinché le persecuzioni non ci strappino dall’amore del Signore. Se non vuoi lasciarti attrarre dalla gloria del mondo o dai piaceri della carne, che Cristo, la sapienza stessa, sia per te più amabile di tutte queste cose; se non vuoi lasciarti sedurre dallo spirito della menzogna e dell’errore, che Cristo, la verità stessa, sia la tua luce; se non vuoi essere soggiogato dalle avversità, che Cristo, la potenza stessa di Dio, sia il tuo sostegno” .
Bernardo da Chiaravalle distingue un triplice amore di Gesù nei nostri confronti: «Amò con dolcezza, con sapienza, con fortezza. Dolce direi il Suo amore, perché si rivestì di carne, perché evitò la colpa; forte perché sostenne la morte… Nell’assumere la carne fu condiscendente verso di me, evitando la colpa provvide a sé, accettando la morte soddisfece al Padre…» . Onorare il Cuore di Gesù significa, per S. Bernardo, onorare la persona stessa di Gesù, quale è apparso nella nostra umanità, rivelatrice dell’amore infinito di Dio per le sue creature, peccatrici e perdute” .
“San Bernardo ci esorta a tale amore con i più commoventi accenti, come quando dice: “Chi non amerebbe un cuore così divino e trafitto per noi? Chi non gli restituirà amore per amore? Chi si rifiuterà ai suoi casti amplessi? Noi dunque, ancora chiusi in questo corpo mortale, amiamolo con tutte le nostre forze, onoriamolo con tutta la nostra devozione, invochiamolo con tutte le nostre preghiere” .