Telebene

La Televisione Spirituale Cristiana

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 Telebene è una televisione Spirituale. Anzi è la TELEVISIONE SPIRITUALE. 

     

  Telebene è una televisione web cristiana impegnata da trent'anni nell'evangelizzazione e nella divulgazione della Buona Novella annunciata da Gesù Cristo, Figlio di Dio.

  Telebene è una televisione non istituzionale, ma umile e profetica, semplice e fresca come acqua di sorgente, con una particolare predilezione per la spiritualità e la mistica cristiana.

  È una Televisione web  che vive ed opera senza alcun aiuto, ma orgogliosa dello spirito di gratuità che anima i suoi membri, tutti desiderosi di annunciare Gesù Cristo OGGI, con i mezzi di OGGI.

 

   Telebene  è L'unica Televisione  che opera senza fini di lucro, e senza alcun aiuto economico, ma solamente animata dallo spirito di servizio dei suoi collaboratori che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono chiamati a dare. Questo è il vero, autentico, spirito che permea ogni anima che vive immersa nella dimensione mistica di un Dio che è amore, offre amore,  e richiede amore gratuito dalle  sue creature.


Vivere la Speranza


   Il nostro programma Vivere la Speranza è trasmesso anche 

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Diamo, infine, la nostra  disponibilità a  fornire i nostri video, gratuitamente, a ogni  televisione che ne faccia richiesta 


Vivere la Speranza

 Vivere la Speranza è realizzato e prodotto da TELEBENE, la Televisione Spirituale, che opera con spirito di gratuità e senza fini di lucro, alla Scuola mirabile di Gesù, Via, Verità, e Vita, del Cuore Immacolato di Maria, e dei protettori: Padre Pio da Pietrelcina e don Giacomo Alberione.



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  Con el Vídeo llegado de la Tierra de Jesús, por el Christian Media Center de Jerusalén, Telebene, la Televisión espiritual cristianaa, abre una nueva frente de su empeño de evangelización, dirigiendo una particular atención a los telespectadores cristianos de lengua española. 





I PADRI DELLA CHIESA: Sant'Ambrogio di Milano 



   Il 19 maggio 2023 torniamo a parlare della Letteratura cristiana antica, interessandoci di uno dei grandi Padri della Chiesa latina: Sant’Ambrogio, Dottore della Chiesa.

   Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano, Ambrogio è una delle massime figure di vescovi del IV secolo: l’epoca aurea dei Padri della Chiesa. Ambrogio vive una vita di rigorosa ascesi, esercitando la carità verso tutti come grande pastore e dottore del suo popolo. La sua influenza è particolarmente decisiva nella situazione ecclesiastica e politica dei suoi tempi. Lotta strenuamente ed inflessibilmente per il riconoscimento esclusivo della Chiesa di fronte al paganesimo, all’arianesimo e alle altre eresie; come anche per la sua libertà e autonomia rispetto al potere politico, portando avanti, dinanzi all’Imperatore, non solo i diritti della Chiesa, ma l’autorità dei suoi pastori, e difendendo, con gli scritti e con l’azione, la dottrina della vera fede contro gli Ariani.

   È il filosofo don Massimiliano Del Grosso, parroco di San Lupo (Benevento), a presentarci la figura di Sant’Ambrogio di Milano.


I PADRI DELLA CHIESA: San Gregorio di Nissa



11 maggio 2023.

   Non vorremo che i nostri fedelissimi telespettatori considerassero le figure dei Padri della Chiesa come appartenenti al passato, e quindi non più attuali per la Cristianità di oggi.

   “I Padri della Chiesa sono filosofi e teologi cristiani che, dopo i padri apostolici e fino all’VIII secolo, hanno permesso di precisare e approfondire la dottrina della Chiesa, difendendo la Chiesa stessa dalle interpretazioni eretiche delle Scritture. “I Padri sono protagonisti e testimoni privilegiati della Tradizione, anche perché «sono più vicini alla freschezza delle origini. Sono stati loro a fissare l’intero canone dei Libri Sacri e a comporre le professioni basilari della fede cristiana, precisando il deposito della fede nei confronti delle eresie e della cultura contemporanea, e dando così origine alla teologia.

   Oggi parliamo di uno dei più importanti Padri della Chiesa d’Oriente: San Gregorio di Nissa. Nato a Cesarea di Cappadocia intorno al 335, a differenza del fratello Basilio, futuro vescovo di Cesarea, Gregorio inizialmente non scelse la vita monastica ma gli studi di filosofia e retorica. Fu solo dopo aver insegnato per anni che raggiune Basilio ad Annesi, sulle rive dell'Iris, dove si era ritirato insieme a San Gregorio di Nazianzo. E quando Basilio fu eletto alla sede arcivescovile di Cesarea, volle i suoi due compagni come vescovi a Nissa e a Sasima. Nella sua sede episcopale Gregorio dovette affrontare non poche difficoltà: accuse mossegli dagli ariani lo portarono nel 376 all'esilio, ma quando si scoprì che erano false venne reintegrato nella sede. Nel 381 i padri che con lui parteciparono al Concilio di Costantinopoli, I lo definirono la «colonna dell'ortodossia» .

   Per parlare di Gregorio Nisseno, che è anche uno dei Padri della mistica cristiana, è venuto a trovarci don Massimiliano Del Grosso, filosofo e studioso dei Santi Padri. Con questo impegno che portiamo avanti da molti anni, noi di Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana, speriamo di sensibilizzare il popolo cristiano verso l’insegnamento di coloro che sono le colonne del Magistero della Chiesa, e cioè i Santi Padri apostolici e i Padri della Chiesa loro successori.


I PADRI DELLA CHIESA: San Gregorio di Nazianzo



   Con la figura di San Gregorio Nazianzeno torniamo a interessarci dei Padri della Chiesa, cioè i principali scrittori cristiani il cui pensiero è ritenuto fondamentale per quanto la Chiesa ha insegnato in questi due millenni dell’era cristiana. 

   Il Filosofo Don Massimiliano Del Grosso ci presenta la figura di San Gregorio Nazianzeno, nato ad Arianzo, borgata nei pressi di Nazianzo, nell’anno 330. Siamo nell’epoca aurea dei Santi Padri della Chiesa. Gregorio fu un uomo di grandi amicizie. L'amico per eccellenza fu Basilio, conosciuto prima durante l'adolescenza a Cesarea di Cappadocia, e poi ad Atene, dove i due si erano recati a perfezionare i loro studi. “Sembrava che fossimo un'anima sola in due corpi” (Discorsi 43, 20), scriverà più tardi rievocando quegli anni. L'affetto tra i due non venne mai meno, anche se conobbe, come sovente accade nell'amicizia, momenti di grande tensione. La personalità forte ed energica di Basilio si scontrava con quella di Gregorio, dotato di un animo poetico, emotivo, propenso alla solitudine e alla contemplazione. Come disse in un’udienza Papa Benedetto XVI, San Gregorio di Nazianzo “mise al servizio di Dio e della Chiesa il suo talento di scrittore e di oratore. Compose molti discorsi, varie omelie, e panegirici, molte lettere e opere poetiche: un’attività veramente prodigiosa. Aveva compreso che questa era la missione che Dio gli aveva affidato: «Servo della Parola, io aderisco al ministero della Parola; che io non acconsenta mai di trascurare questo bene. Questa vocazione io l’apprezzo e la gradisco, ne traggo più gioia che da tutte le altre cose messe insieme»(Discorso 6,5; cfr. anche Discorso 4,10)”. 

   Gregorio era un uomo mite, un uomo di pace, che aveva lottato lungo tutta la sua vita per fare opera di pace nella Chiesa del suo tempo, tribolata e divisa dalla controversia ariana, dalle rivalità e gelosie tra i pastori; ma era anche un uomo che con audacia evangelica sapeva vincere la sua timidezza, il suo carattere incline al silenzio per proclamare la verità senza paura. Con questo impegno che portiamo avanti da molti anni, noi di Telebene, la Televisione Spirituale Cristiana, speriamo di sensibilizzare il popolo cristiano verso la lettura e l’ascolto di coloro che sono le colonne del Magistero della Chiesa, e cioè i Santi Padri apostolici e i Padri della Chiesa loro successori.